Il resto dell’impianto
Nella centrale termica è presente anche un gruppo per la produzione istantanea di acqua calda. Spogliatoi della prima squadra, uffici, sala conferenze e 8 camere dell’hotel sono riscaldati da un sistema radiante a pavimento. Un impianto a pompa di calore a espansione diretta serve le altre stanze e lo spogliatoio della cadetteria. Ancora, un impianto di ventilazione meccanica controllata assicura il ricambio d’aria e tiene sotto controllo il livello di umidità.
24 utenze contemporanee
I collettori solari VFK 155 V sono di tipo piano, con vetro antiriflessione che massimizza la raccolta solare, e hanno una superficie netta di 2,35 m2 ciascuno, per una superficie complessiva installata di 42,3 m2. Questo modello di collettori ha un’elevata resa grazie anche ad un ottimo isolamento interno, che consente di ottenere una resa piuttosto elevata nel periodo invernale e nelle mezze stagioni. L’impianto produce l’ACS per le docce degli spogliatoi e degli hotel. Il dimensionamento è avvenuto considerando la necessità di servirne 80 in tutto, 22-24 delle quali in contemporanea, con una portata di 9 litri al minuto ciascuna. L’impianto solare Vaillant copre oltre il 60% di questo fabbisogno.
Cantiere senza ostacoli
L’ingegner Bacciconi ha scelto materiali e macchinari. Silvano Bortoletti, Maurizio Volpato e collaboratori, a dispetto delle dimensioni della centrale termica, non hanno incontrato alcun problema durante i lavori. L’accurata progettazione a monte, la collaborazione reciproca e la semplicità installativa dei prodotti hanno messo la squadra nelle condizioni di lavorare agevolmente. “L’ingegner Bacciconi ha presentato un progetto molto dettagliato, ma comunque flessibile rispetto alle eventuali necessità di cantiere. Durante la prima fase dei lavori, abbiamo posato le tubazioni e realizzato la parte del solare termico. In questo modo, allestire la centrale termica ed eseguire i collegamenti idraulici è stato più semplice del previsto. Siamo giunti al collaudo rispettando i tempi richiesti dalla società e quelli stimati dall’ingegnere. In cantiere abbiamo lavorato in 10 persone”. La richiesta di preventivazione era stata avanzata in marzo 2013. Il cantiere è partito in giugno, i lavori sono finiti in settembre, giusto in tempo per la ripresa della stagione agonistica”, racconta l’installatore. Nell’arco di questi tre mesi sono state effettuate anche le opere murarie necessarie a garantire il miglior isolamento termico: impiegati, a tal proposito, dei pannelli di gasbeton in silicato di calcio.
Un “guscio” rassicurante
Nel caso specifico, il solare termico era stato pensato per la produzione di ACS ma – considerati il buon isolamento termico e la presenza di un sistema radiante – di fatto l’impianto contribuisce anche alla funzione di riscaldamento. Ne conseguono una sensibile riduzione dei consumi energetici e bollette più leggere. Alessandro Bacciconi insiste sull’opportunità di valutare attentamente le caratteristiche dell’involucro prima di realizzare un lavoro di questo tipo. “Anzitutto, per evitare la creazione di dannosi ponti termici, occorrono uniformità e continuità di isolamento tra tetto e muro. Va poi considerata l’umidità relativa, che si forma quando l’aria che lambisce una parete giunge al punto di condensa. La persistenza nel tempo di questo fenomeno dà vita alle fastidiose muffe. Ad esempio, con il 50 per cento di umidità, una parete è soggetta a condensa alla temperatura ambiente di 13 gradi; al 70 per cento, la condensa avviene a 17.5 gradi. Dunque, occorre valutare i materiali da impiegare a seconda degli ambienti da servire: nulla va bene ovunque. Evitare soluzioni come la posa di pannelli di polistirolo all’interno, che nascondono la muffa senza ostacolarla: meglio optare per materiali naturali come il silicato di calcio. Importante, in tale prospettiva, anche l’apporto di un impianto di ventilazione meccanica controllata”.
Perché proporre un impianto solare?
L’utente finale è molto più informato di un tempo sulle nuove tecnologie, e valuta con interesse le soluzioni in grado di apportare tangibili benefici al suo stile di vita. La leva del prezzo è ancora importante, ma l’installatore non può ignorare la possibilità di incrementare il proprio fatturato dedicandosi a interventi del genere, affiancando un progettista. Il settore alberghiero, ad esempio, è sensibile a soluzioni di questo tipo: il comfort climatico e la qualità dell’aria nelle camere sono fattori in grado di fare la differenza, molto più della presenza di un televisore a colori.