Bonus Casa
Documentazione e procedura per interventi di ristrutturazione di abitazioni e parti comuni di edifici residenziali
Chi può chiedere il Bonus Casa
Per coloro che scelgono di sostituire il proprio impianto di riscaldamento con pompe di calore ad alta efficienza e impianti geotermici a bassa entalpia Vaillant, o con un sistema ibrido Vaillant oppure si intende installare pannelli solari termici Vaillant, sono previste detrazioni fiscali.
I contribuenti che decidono di effettuare lavori di ristrutturazione di abitazioni e parti comuni di edifici residenziali possono accedere ad una detrazione delle spese sostenute per i lavori dall’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef), il cosiddetto Bonus Casa o Bonus Ristrutturazione.
Bonus ristrutturazione 2025
Le spese sulle quali è possibile calcolare la detrazione non possono superare il limite dei € 96.000 per unità immobiliare, mentre l’aliquota da utilizzare per il calcolo dell’importo detraibile varia in base alla tipologia di abitazione ed alla annualità di riferimento nella quale si intende procedere con i lavori di ristrutturazione. Le spese ammesse alla agevolazione fiscale comprendono sia i costi per i lavori relativi all’intervento, sia quelli per le prestazioni professionali necessarie per realizzare l’intervento stesso.
Cosa dice la legge
Sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.305 del 31-12-2024 - Suppl. Ordinario n. 43, è pubblicata la Legge di bilancio 2025 – Legge 30 dicembre 2024, n. 207 recante “Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027”, in vigore dal 1° gennaio 2025.
Tra le principali novità di interesse per il nostro settore rientra una significativa modifica ai criteri ed alle aliquote precedentemente vigenti per le detrazioni fiscali per interventi di ristrutturazione degli edifici, “Bonus Casa”.
In particolare, con l’articolo 1 comma 55, lettera b) le detrazioni per interventi di ristrutturazione edilizia “Bonus Casa” previste esclusivamente a favore dei soggetti Irpef, sono state come di seguito riformulate:
Per le spese sostenute nel 2025:
- L’aliquota di detrazione sarà pari al 50% solo per i titolari del diritto di proprietà o di un diritto reale di godimento per interventi sull’unità immobiliare adibita ad abitazione principale.
- L’aliquota di detrazione sarà pari al 36%, per gli interventi eseguiti su unità immobiliare non adibita ad abitazione principale.
Per le spese sostenute nel 2026 e 2027:
- • L’aliquota di detrazione sarà pari al 36%, solo per i titolari del diritto di proprietà o di un diritto reale di godimento per interventi sull’unità immobiliare adibita ad abitazione principale.
- L’aliquota di detrazione sarà pari al 30%, per gli interventi eseguiti su unità immobiliare non adibita ad abitazione principale.
Quadro di sintesi
Per maggior chiarezza, di seguito sono riepilogate le nuove aliquote previste per le detrazioni fiscali Bonus Casa nonché la tipologia di apparecchio che ne permette la fruizione.
Aliquote ed importi corrispondenti
Riferimento legislativo: art. 16 bis DPR 22 dicembre 1986, n. 917
Beneficiari: soggetti IRPEF
Tipologia immobile | Detrazione massima2 | Aliquota 2025 | Aliquota 2026 | Aliquota 2027 |
---|---|---|---|---|
Abitazione Principale1 | € 96.000 u.i. | 50% | 36% | 36% |
Altra abitazione | € 96.000 u.i. | 36% | 30% | 30% |
(1) Per la definizione di abitazione principale vedasi sezione successiva
(2) Limite massimo di spesa di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare
Tipologia intervento ammessa a detrazione
Tipologia apparecchio | Tipologia intervento | Ecobonus |
---|---|---|
Caldaia unica alimentata a combustibile fossile | Sostituzione3 | NO |
Nuova installazione | NO | |
Pompa di calore Climatizzatore | Sostituzione3 | SÌ |
Nuova installazione | SÌ4 | |
Sistemi ibridi | Sostituzione3 | SÌ |
Nuova installazione | NO | |
Scaldacqua pompa di calore | Sostituzione5 | SÌ |
Nuova installazione | NO | |
Collettori solari | Sostituzione3 | SÌ |
Nuova installazione | SÌ |
(3) Per sostituzione si intende la sostituzione di un impianto di climatizzazione invernale esistente con un impianto dotato della apparecchiatura corrispondente
(4) In edifici dotati di impianto di climatizzazione invernale
(5) In sostituzione di uno scaldacqua tradizionale
Bonus Casa 2025 e caldaie: qual è la situazione?
Attenzione: la legge di bilancio 2025, coerentemente con quanto prescritto nella Direttiva Comunitaria 2024/1275 del 24 aprile 2024 (EPBD IV), ha escluso da ogni forma di detrazione fiscale e/o di incentivazione gli interventi di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie uniche alimentate a combustibili fossili.
In sostanza, a partire dal 1° gennaio 2025 l’installazione di una nuova caldaia in un impianto di climatizzazione invernale esistente non è soggetta ad alcuna forma di agevolazione fiscale.
Cosa si intende per “Abitazione principale”
In merito al concetto di abitazione principale nel rimandare il lettore ad eventuali approfondimenti a cura degli specialisti del settore, si ritiene comunque opportuno riportare alcune annotazioni di carattere generale considerato che tale dizione non deve essere confusa con quella di “prima casa”.
Secondo il comma 3 bis, art. 10 del DPR 917/16 (Testo Unico delle Imposte sui Redditi) infatti, “per abitazione principale si intende quella nella quale la persona fisica, che la possiede a titolo di proprietà o altro diritto reale, o i suoi familiari dimorano abitualmente”.
Nel successivo art. 15, comma 1, si precisa inoltre che “Per abitazione principale si intende quella nella quale il contribuente o i suoi familiari dimorano abitualmente”.
La “dimora abituale” è definita dall’art. 43 del C.C. come “la residenza è nel luogo in cui la persona ha la dimora abituale”
Di conseguenza, poiché si assume ai fini fiscali come abitazione principale quella in cui la persona fisica ha la dimora abituale, ne consegue che per associazione questa coincida con l’immobile nel quale il contribuente ha la residenza.
Occorre considerare però che nella sentenza n. 209/2022 (in tema di IMU) della Corte Costituzionale, si legge “in un contesto come quello attuale, caratterizzato dall’aumento della mobilità nel mercato del lavoro, dallo sviluppo dei sistemi di trasporto e tecnologici, dall’evoluzione dei costumi, è sempre meno rara l’ipotesi che persone unite in matrimonio o unione civile concordino di vivere in luoghi diversi, […] rimanendo nell’ambito di una comunione materiale e spirituale”.
Non appare pertanto necessario che l’intero nucleo familiare viva e sia residente nello stesso immobile per considerarlo “abitazione principale” (almeno ai fini dell’esenzione IMU). Anzi, se due soggetti (anche coniugati) risiedono e dimorano in due immobili diversi, l’esenzione li riguarderà entrambi. Si ribadisce che quanto precede si riferisce al versamento IMU e non è dato sapere se trova applicazione anche ai fini delle detrazioni in esame.
In estrema sintesi i benefici per abitazione principale non possono essere richiesti per immobili aventi i requisiti di prima casa ma nei quali non si ha la propria residenza, mentre possono essere goduti per immobili per l’acquisto dei quali non si è goduto dell’agevolazione prima casa, ma in cui si dimora abitualmente.
In altre parole, la prima casa potrebbe non essere la propria abitazione principale e non dar diritto alle relative agevolazioni perché mentre nella prima casa non si deve necessariamente risiedere, nell’abitazione principale si deve risiedere nel rispetto della condizione di dimora abituale.
Come richiedere il Bonus Casa
Per fruire del Bonus casa è necessario che i pagamenti siano effettuati con bonifico bancario o postale (anche “on line”), da cui risultino:
- causale del versamento con riferimento alla norma (articolo 16-bis del Dpr 917/1986)
- codice fiscale del soggetto che paga
- codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento (ditta installatrice)
Le spese che non è possibile pagare con bonifico (per esempio, oneri di urbanizzazione, diritti pagati per concessioni, autorizzazioni e denunce di inizio lavori, ritenute fiscali sugli onorari dei professionisti, imposte di bollo) possono essere pagate con altre modalità.
Documentazione richiesta
Entro 90 giorni dal termine dei lavori (intendendo per termine dei lavori la data di rilascio della Dichiarazione di Conformità) il beneficiario o persona da questi delegata deve comunicare gli estremi dell’intervento eseguito usufruendo del portale allo scopo predisposto da ENEA detrazionifiscali.enea.it.
Consulta i dati tecnici Vaillant (1902 kB) per la compilazione delle pratica ENEA.
A conclusione dell’inserimento dei dati, il compilatore deve procedere alla stampa dell’intero modello su cui sono indicati la data di trasmissione e un codice identificativo dell’avvenuta trasmissione.
I contribuenti interessati devono conservare, oltre alla ricevuta del bonifico, le fatture o le ricevute fiscali relative alle spese effettuate per la realizzazione dei lavori di ristrutturazione.
Questi documenti, che devono essere intestati alle persone che fruiscono della detrazione, potrebbero essere richiesti dagli uffici finanziari che controllano le loro dichiarazioni dei redditi.
Visita il sito dell'Agenzia delle Entrate per approfondire l'argomento e scaricare la guida "Le agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie".